Il marketing emozionale continua a fare presa. Questa volta è la catena di supermercati Esselunga a essere al centro dell’attenzione per il suo nuovo spot pubblicitario, che ha scatenato diverse reazioni, e non tutte sono positive.

Lo spot in questione, intitolato “La pesca della discordia”, è stato lanciato da Esselunga per promuovere i suoi prodotti di stagione. Nel video si racconta la storia di una pesca che, grazie alla sua bontà e dolcezza, riesce a unire diverse persone. L’obiettivo del messaggio è quello di trasmettere emozioni positive e invitare i consumatori a sperimentare il gusto autentico dei prodotti Esselunga.

Tuttavia, non tutti hanno apprezzato la campagna pubblicitaria. Molti hanno criticato l’uso eccessivo di emozioni ed enfasi nel video, definendolo kitsch e poco convincente. Alcuni utenti sui social media hanno espresso il loro disprezzo per l’approccio troppo sentimentale e la sensazione di essere manipolati emotivamente.

Nonostante le controversie, l’obiettivo di Esselunga sembra essere stato raggiunto: creare un impatto forte e memorabile. Il video è diventato virale, generando un grande buzz sui social media e ottenendo milioni di visualizzazioni. Certo, non tutto il pubblico è stato positivamente coinvolto, ma la campagna è riuscita comunque a catalizzare l’attenzione e aumentare la visibilità del marchio Esselunga.

In conclusione, il marketing emozionale può essere un’arma a doppio taglio. Se da un lato può catturare l’attenzione del pubblico e far emergere un marchio, dall’altro può suscitare reazioni negative e portare a una percezione negativa del marchio stesso. Spetta alle aziende valutare attentamente gli effetti che intendono ottenere con la loro pubblicità, bilanciando l’uso delle emozioni in modo da stabilire un forte legame con i consumatori senza cadere nella retorica e nell’eccesso.